Cottura in microonde: tutti i suoi segreti

Presente in quasi tutte le case, il forno a microonde è un utile, ma spesso sottovalutato, alleato ai fornelli. Per molti è semplicemente un pratico strumento per risparmiare tempo, ma in pochi conoscono i vantaggi della vera e propria cottura in microonde.
Sì avete letto bene, il microonde non serve solo per scaldare o scongelare piatti veloci, ma può essere utilizzato per cuocere deliziosi manicaretti, senza dover passare ore e ore ai fornelli.

 

Mantiene gli aromi e riduce i tempi di cottura

La cottura in microonde infatti, ci permette di mantenere inalterate le proprietà nutritive degli alimenti. Otterremo quindi piatti dai gusti intensi e profumati, riducendo drasticamente i tempi rispetto a metodi di preparazione più tradizionali.
La cottura in microonde è particolarmente indicata per cucinare pesce o verdure, ma una volta scoperti i suoi segreti, potrete dare libero sfogo alla vostra creatività e preparare carne, riso, pasta dolci e molto altro ancora.

Conosciamo il nostro microonde

Per sfruttare al meglio le potenzialità della cottura al microonde bisogna fare attenzione ad alcuni piccoli dettagli, che possono fare veramente la differenza. Per prima cosa impariamo a conoscere il nostro microonde: più funzioni avrà, più sarà facile per noi preparare piatti anche complessi. Grazie alla funzione grill ad esempio, potrete gratinare o dorare le vostre pietanze, mentre con la funzione crisp potrete sfornare crostate dal fondo croccante.

L’importanza dei tempi di cottura

Un altro fattore a cui prestare attenzione è il tempo di cottura: strano ma vero, la cottura in microonde continua anche una volta estratto il piatto dal forno.
Per evitare di mangiare pietanze troppo cotte quindi, bisognerà sfornarle con un leggero anticipo.

Sempre riguardo ai tempi di cottura in microonde dovremo ricordarci che ogni alimento ha i suoi, con cibi che cuoceranno in un battibaleno, soprattutto quelli di piccole dimensioni, e altri che impiegheranno qualche tempo in più, come tagli di carne abbondanti.
Se non vorremo mangiare pietanze mal cotte quindi, sarà importante cucinare una cosa alla volta.

L’importanza di coprire i nostri piatti

Un piccolo segreto da seguire, è quello di coprire la pietanza, con una pellicola o un coperchio. Questo permetterà di impressionare l’umidità all’interno del tegame, ottenendo diversi vantaggi.

Mi spiego: cos’ facendo non porteremo a tavola piatti secchi o troppo asciutti, ma umidi e gustosi. In aggiunta, la cottura sarà più omogenea, evitando di avere il piatto caldo da un lato e freddo dall’altro.
Per ultimo, il grasso eviterà di rimanere aggrappato al nostro cibo, diventando così, decisamente più gradevole.

Attenti ai contenitori

La cottura in microonde, come si può intuire è particolare e diversa da quella classica. Quello che voglio dire, è che anche quando si deve scegliere il contenitore da utilizzar, bisogna prestare attenzione.

Alcuni di voi penseranno sia banale, ma all’interno di questi “magici box”, non si possono utilizzare metalli. Niente teglie di acciaio o leghe metalliche quindi, o il rischio sarà quello di generare scintille pericolose.

Quello che si può usare invece, è il vetro, le pirofile di questo materiale sono perfette e spesso anche quelli di plastica, ma prima è meglio controllare che ci sia il simbolo che definisce che quel contenitore possa essere lasciato in microonde. Il problema della plastica è infatti legato al rischio che vengano liberate sostanze dannose e non gradite dal calore sprigionato dal microonde stesso.

Ma il microonde fa male?

Rimanendo in tema di salute è utile sfatare alcuni miti duri a morire sulla cottura in microonde. Se è vero che le sue onde possono interferire con i pacemaker e che guardarlo troppo a lungo quando è in funzione potrebbe danneggiare i nostri occhi, è totalmente privo di fondamento sostenere che si tratti di uno strumento cancerogeno o radioattivo.

Il microonde non è radioattivo

Per quanto riguarda la sua radioattività dobbiamo sapere che i forni a microonde generano onde elettromagnetiche che creano attrito nelle molecole d’acqua intrappolate nel cibo, facendole così riscaldare. I forni a microonde vengono progettati in modo che queste onde si propaghino esclusivamente all’interno del vano cottura, se non sono danneggiati o sporchi. Anche nel caso ci fossero delle fuoriuscite, il nostro organismo ne verrebbe danneggiato solo nel caso di esposizioni prolungate e a livelli di potenza molto elevati, decisamente superiori a quelli emessi dai forni a microonde domestici. Per scongiurare ogni pericolo quindi basterà verificare l’integrità del forno e controllare che le sue guarnizioni risultino integre e pulite.

Gli errori da evitare

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che i forni a microonde sono sicuri al 100%, se vengono utilizzati correttamente. Uno degli errori più comuni è quello di scaldare più volte un piatto, prima di consumarlo del tutto. Gli avanzi quindi non andrebbero riscaldati? Esatto, ma questo vale per tutti i tipi di cottura, non solo quella a microonde, perché così facendo si favorisce la formazione di processi chimici dagli effetti cancerogeni.

Ci sono cibi poi che non andrebbero sottoposti alla cottura in microonde per evitare una perdita più consistente delle loro sostanze nutritive. L’esempio più classico è quello del latte che durante la cottura in microonde viene privato di molta della sua vitamina B12, così come gli agrumi, mentre gli asparagi vedono venir meno anche le loro sostanze nutrienti. Altre pietanze invece possono essere tranquillamente cucinate al microonde, prestando alcune piccole attenzioni. Le uova ad esempio vanno preparate senza guscio, perché durante la cottura potrebbero esplodere. Le pietanze surgelate invece non dovranno venir cotte immediatamente, ma bisognerà prima scongelarle per ottenre una cottura omogenea. Anche con il sale bisognerà prestare una piccola accortezza: quando cuoceremo verdure e carni sarà importante aggiungerlo a fine preparazione così da non seccare troppo il nostro piatto.

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